LA SCUOLA PIU' BELLA DEL MONDO
Da sabato 06 dicembre A domenica 07 dicembre
Filippo Brogi, preside di una scuola media in Val d'Orcia, vuole a tutti costi vincere la gara della locale Festa dei giovani, e con l'approvazione dell'assessore comunale decide di invitare in Toscana una scolaresca africana poverissima per uno scambio culturale edificante. Peccato che il suo bidello Augusto Soreda confonda la città ghanese di Acrra con quella campana di Acerra, e inviti in Val d'Orcia una classe media sgarrupata i cui insegnanti d'accompagnamento sono Gerardo Gregale, ex fumettista insegnante controvoglia, e Wanda Pacini, ex fidanzata di Filippo Brogi emigrata al sud per dimenticare la loro traumatica rottura.
Luca Miniero tenta di bissare il successo di Benvenuti al Sud e quello (meno ampio) di Benvenuti al Nord riproponendo in forma di commedia l'incontro-scontro fra settentrione e meridione e facendo leva sui pregiudizi di entrambi. Se vogliamo, il suo è anche un ritorno alle origini, dato che Miniero ha esordito insieme a Paolo Genovese con lo spassoso Incantesimo napoletano.
Ne La scuola più bella del mondo si sente il contributo alla sceneggiatura di Massimo Gaudioso, già responsabile dell'adattamento italiano di Benvenuti al Sud dalla commedia francese Giù al Nord (mentre il sequel Benvenuti al Nord era stato affidato alla penna meno sottile di Fabio Bonifacci), perché molte battute "etniche" sono precise e divertenti. Peccato che non sia stato dato maggior spazio alla vena surreale di Gaudioso e dello stesso Miniero, che aveva in Rocco Papaleo il suo veicolo naturale, e si sia voluto edulcorare la loro comicità lunare con battute e gag talvolta puerili, nonché una morale conclusiva che contraddice lo spirito dissacrante fino a quel momento perseguito, anche con un certo successo.
Il controcanto di Papaleo, che ovviamente è Gerardo, è Christian De Sica nei panni di Filippo. Papaleo e De Sica non riescono a formare una coppia comica perché hanno tempi e stili troppo diversi, e infatti le loro gag insieme sono rare e poco riuscite. All'universo di Miniero e Gaudioso appartiene invece di diritto Nicola Rignanese nei panni di Soreda, bidello in quota "lavoratori con handicap" in quanto affetto da sindrome di Tourette, che riempie perfettamente i suoi spazi con una caratterizzazione gustosa e politically incorrect.
Così come gustosamente politically incorrect riesce ad essere, nei suoi momenti migliori, anche La scuola più bella del mondo, che ride degli stereotipi pur in parte avallandoli. E il pubblico ride dell'escalation paradossale degli eventi, delle battute colte ("Strauss è la disco dell'800") come di quelle trash (l'assessore di sinistra saluta gli africani con "Abaluba"). Ci sono anche piccole chicche comiche, come la conversazione via Skype del preside della scuola napoletana, il delizioso Lello Arena, o gli sguardi in camera di Papaleo. Peccato per i numerosi cedimenti al marketing, a cominciare dalla onnipresenza di un celebre amaro (ma perché non farne uno spunto comico surreale?). Un po' meno invadenza produttiva, un po' più coraggio irriverente, e La scuola più bella del mondo sarebbe stata "nu babà".
ORARI:
Domenica: ore 16:15 - 21:00